Il report (segreto) su Trump dell’ambasciatore inglese a Washington: “Inetto e incapace “

Sabato sera estratti della corrispondenza dell’ambasciatore britannico a Washington Kim Darroch ha inviato ai suoi superiori sono stati pubblicati sul sito web del quotidiano Daily Mail. Secondi il diplomatico inglese, infatti, il presidente Usa Donald Trump viene descritto come un uomo “inetto, insicuro, incompetente, vanitoso e bugiardo”.

In uno dei documenti più delicati – sostiene il “Daily Mail“, l’ambasciatore scrive: “non crediamo davvero che questa amministrazione diventerà sostanzialmente più normale, meno disfunzionale, meno imprevedibile, meno faziosa, meno diplomaticamente goffa e inetta”.

Anche il giudizio sulla politica estera dell’ex tycoon, in particolare per quello che concerne il dossier iraniano, è devastante: in uno dei documenti più recenti esposti dal Dail on Sunday, datato 22 giugno, Darroch definisce “incoerente e caotica” la strategia di Trump, mentre “non sta in piedi” l’affermazione del presidente secondo cui un attacco missilistico nei confronti di Teheran era stato da lui annullata all’ultimo minuto per non correre il rischio di uccidere 150 civili: “È invece più probabile che non è mai stato pienamente a bordo e che fosse preoccupato che l’apparente dismissione delle sue promesse fatte in campagna elettorale nel 2016 gli si sarebbe ritorta contro nel 2020”, ossia alla prossima elezione presidenziale. E che le loro opinioni non ricalcano necessariamente la linea di quelle del governo britannico e dei suoi ministri (anche se non è dato saperlo).

Per quelle che vengono definite “le viziose lotte interne ed il caos” interne alla Casa Bianca – ampiamente descritte dai media americani, ma definite “fake news” dal presidente – Darroch afferma che “sono vere per la maggior parte”. E parlato di voci secondo le quali Trump potrebbe ancora attaccare l’Iran.

Darroch ha inoltre ipotizzato che “finanziatori russi” abbiano potuto prestare denaro a Trump o alla sua famiglia. L’ambasciatore nei suoi rapporti invitava inoltre la diplomazia britannica a ricordare che Trump è interessato in primo luogo ai suoi interessi nazionali, a prescindere dalle sue dichiarazioni più diplomatiche e accomodanti con i suoi più stretti partner internazionali, come il Regno Unito.

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