Roma, Fonseca: “Non conta il ruolo, voglio una squadra intensa”

GRUPPO PROVVISORIO- Domani le visite mediche, martedì i primi 2 allenamenti a Trigoria: Fonseca è pronto per la nuova esperienza. Nel giorno della sua presentazione alla stampa, Paulo Fonseca ha così risposto sul futuro di Dzeko ‘promesso sposo’ dei nerazzurri con cui ha da tempo raggiunto un accordo di massima per un contratto triennale (o biennale con opzione) da 4 milioni netti più bonus. Sono molto contento di aver preso Fonseca. L’immagine del portoghese, piombato in sala stampa con il costume di Zorro dopo aver conquistato la promozione con lo Shakhtar agli ottavi di Champions (dicembre 2017), è ormai nel suo album dei ricordi.

Come immagina la sua Roma?Innanzitutto sarà la Roma di tutti e non la mia. “Sono molto motivato, vogliamo costruire una squadra ambiziosa e che renda orgogliosi i tifosi”. Petrachi ha avuto modo di farlo. Piacevolissimi anche adesso che in Italia: in quell’edizione eliminò il Napoli, allenato da Sarri che la Juve campione ha chiamato per sostituire Allegri.

Sul possibile arrivo di Higuain: “Sono in sintonia con Petrachi, poi non è mia intenzione parlare di giocatori di altre squadre. Mi piacerebbe cercare di motivare i tifosi per dare una spinta all’ambiente che io, purtroppo, ho subìto quel giorno”.

Che incidenza pensa di avere sul mercato insieme a Petrachi? Perché avete scelto Pau Lopez come portiere?

Stiamo lavorando per costuire una squadra forte. Quando ci saranno novità le diremo. Insieme stiamo lavorando e ponderando le scelte per individuare i giocatori che possano migliorare la squadra.

Higuain è il profilo giusto per la Roma? “Ci sono giocatori che rappresentano delle certezze e saranno dei pilastri del futuro. È giusto parlare di chi è presente in questo momento”. La palla è dunque passata sugli obiettivi stagionali: “Pallotta non mi ha fissato traguardi concreti, ma io mi pongo l’obiettivo di tornare in Champions League”. Non mi piace fare promesse, non è una promessa. Solo così potremmo avvicinarci alla vittoria.

Quali sono le situazioni di Dzeko e Zaniolo?

Cosa si aspetta dalla tifoseria che lei ha già vissuto da avversario? “L’importante è avere giocatori che mettano i propri interessi dietro quelli della squadra”. A proposito di Dzeko: non ho ancora parlato con lui. “È una condizione fondamentale quella di avere calciatori motivati e dediti alla causa del club”.

Florenzi sarà il capitano della Roma? Resteranno? “Conosco bene questi due calciatori”. È importante conoscerli anche da un punto di vista caratteriale, come sono come uomini, è un aspetto molto importante. Questo discorso non vale solo per loro, ma per tutti. Per quanto riguarda i ruoli li valuteremo in seguito. Vedremo il loro ruolo, faremo degli esperimenti. “Essere capitano e leader è fondamentale, significa caricarsi sulle spalle le proprie responsabilità e quelle dei compagni”. Molto spesso parliamo di esigenze.

Florenzi e Zaniolo considerate di poterli cedere? .

“Oggi è la giornata del mister, è giusto che lui risponda alle domande di campo”. Parlare oggi di mercato è inopportuno. “Quando parleremo di mercato lo farò ufficialmente”. Pensa che ci siano realmente delle possibilità di poter vincere con la Roma? Sono molto felice e onorato di presentare questo personaggio che avrete modo di conoscere velocemente.

Inizia in italiano Fonseca: “Sono molto felice di essere”. Ma soprattutto sono qui perché ritengo che possiamo costruire qualcosa di speciale. Quando ho parlato con Gianluca (Petrachi, ndr), non ho avuto nessun dubbio. “Sono qui perché ho la ferma convinzione di elevare, tutti insieme, la Roma a un livello più competitivo”.

Ha già in mente un ruolo per la Roma? Per quanto riguarda la fase difensiva, lei sa benissimo che in Italia è fondamentale.

Quella del sistema di gioco non è la cosa più importante, è importante le dinamiche di squadra. “Sono positivo e ottimista, avremo una squadra forte”. Le mie squadre si sdoppiano, nella costruzione i principi dell’allenatore sono fondamentali, poi bisogna fare i conti con le caratteristiche. Cercheremo di curare la fase difensiva. Dovremmo difendere bene ma non essere troppo difensivi. Il miglior modo di difendere è tenere il pallone. Serve una squadra intensa, garantendo stabilità difensiva. Se riusciremo in questo, possiamo avvicinarci al traguardo della vittoria. Dirò di più: il gioco è diventato più strategico e servirà uno studio approfondito. Se mi chiedete se la squadra giocherà sempre nello stesso modo, vi dico che la squadra giocherà in maniera strategica per battere l’avversario.

Florenzi era il capitano della squadra, è una questione che analizzeremo ma evidentemente la probabilità che continui a esserlo è elevatissima”.

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