Covid: le ipotesi sulla riapertura di ristoranti e palestre

I cinema, i teatri, i concerti sono per gli adulti quel nutrimento intellettuale che la scuola è per i ragazzi.

Anche le palestre e le piscine, secondo le regioni, potrebbero riaprire anche in zona rossa se rispetteranno le linee guida. Si tratta infatti di un provvedimento richiesto dalle Regioni nella bozza delle Proposte per la riapertura, che sarà presentato oggi sul tavolo del governo. Per le sale si pensa ad un protocollo ancora diverso rispetto a quello approvato per l’ultima presunta riapertura: mascherina FFP2 per tutti, tampone 48 ore prima. Le Regioni scrivono che tali misure “possono consentire lo svolgimento sia del servizio del pranzo, che della cena”.

L’obiettivo, come riportato anche dal quotidiano Corriere della Sera, è permettere di riaprire a tutti, ma con un piano ben preciso, che possa coordinare in modo coerente l’uscita dalla pandemia. E, dopo le proteste di ristoratori e partite iva, ieri attori e maestranze dello spettacolo hanno occupato il Globe Theater di Roma. Sarà presentata la bozza delle Proposte per la riapertura. Per le Regioni la distanza minima tra i tavoli dovrebbe essere di due metri all’interno e di un metro all’aria aperta.

Il primo step per la riapertura sarà, inevitabilmente, legato al ritorno delle zone gialle. Dopo le 14 la consumazione deve avvenire al tavolo.

Un’iniziativa importante e che appoggio con convinzione“. “Laddove possibile – raccomandano le Regioni nel ‘capitolo’ dedicato alla ristorazione – privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici, dehors), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro“.

RISTORANTI, CINEMA e PALESTRE, adesso c’è una DATA per la RIAPERTURA!

L’obiettivo del ministro e delle associazioni di categoria è di portare il numero massimo di spettatori al chiuso a 500 e mille all’aperto (raddoppiando al 50% la capienza massima). Non sarà possibile assistere agli spettacoli in piedi e sarà obbligatorio indossare la mascherina. Si studia anche la possibilità di rappresentazioni all’aperto – con capienza limitata al 25- 30% – dall’11 giugno in poi. Prenotazione obbligatoria o fortemente consigliata, anche per fasce orarie, per stabilimenti balneari e spiagge attrezzate. Per le aree solarium e verdi, assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone; tra le attrezzature (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1 m. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto in base agli indici sopra riportati. Sdraio e lettini a 2 metri uno dall’altro. fanno eccezione i componenti dello stesso nucleo familiare e i conviventi.

Si studiano protocolli per consentire l’accesso alle strutture sportive: prenotazione obbligatoria di corsi, vasche e sale. Nella fase iniziale il via libera potrebbe comunque riguardare solo gli allenamenti individuali.

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