Poco alla volta la vita sta rifiorendo nel cuore dell’Aquila tra il frastuono delle gru e dei cantieri finalmente aperti e le strade strette tra ponteggi e teli. Molti edifici pubblici sono invece ancora fermi, comprese le scuole. “Anche se le urgenti e necessarie strategie ‘tecnico-scientifiche’ e ‘farmacologiche’ (come la vaccinazione di massa) risolvessero nel tempo il problema sanitario, ma non venissero messi in campo gli indispensabili stili cognitivi e relazionali, segnati da una coesione matura e fattiva, i costi umani – come anche i guasti sociali ed economici – sarebbero disastrosi, e questo non possiamo permettercelo”. Anche il consueto programma delle celebrazioni è stato modificato: ieri, alle ore 18, si è tenuta la celebrazione liturgica nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, in piazza Duomo, officiata dall’arcivescovo della città dell’Aquila e presidente della Ceam (Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana), cardinale Giuseppe Petrocchi. Perciò non appartengono soltanto ai ‘loro’ parenti, ma sono e rimangono ‘nostri’ fratelli e con-cittadini, nella grande famiglia aquilana. Tutto è avvenuto in forma ristretta a causa della pandemia da coronavirus. Un vigile del fuoco ha acceso un braciere sulla piazza illuminata da un fascio di luce per ricordare quella drammatica scossa delle 3.32 del 6 aprile 2009. Ed è perciò “dal gene della ripartenza” che si sviluppa “il genio del reinventarsi, pure davanti alle macerie, una esistenza non solo ri-adattata ma re-inventata e di nuovo conio”.
![](https://i0.wp.com/stadio24.com/wp-content/uploads/2025/02/IMG_20210406_020738.png?resize=670%2C363&ssl=1)
La nostra Provincia ha affrontato nella sua storia gravi e disumane catastrofi, trovando, anche nel dolore della perdita, la forza per rinascere più forte e unita che mai. Nel capoluogo, infatti, ormai moltissimi hanno ripreso possesso delle loro abitazioni, visto che sono ormai concluse più di 28mila pratiche e sono in fase istruttoria le ultime 1.100 che dovrebbero vedere la luce entro il 2021. A cui vanno aggiunti 185 interventi approvati per opere pubbliche, per un valore di 70 milioni, e 106 interventi sulle scuole per 100 milioni di euro.