Bassetti: “Febbre gialla seria candidata per futura pandemia”

Le infezioni vanno guardate con molta attenzione – afferma l’infettivologo – non hanno un solo volto e non dobbiamo farci ingannare”.

La chiamano Pandemiocene: è l’epoca che viviamo. C’è un motivo se si parla della nostra epoca come ‘l’epoca dei microbi’. L’allarme a riguardo è stato dato già tre anni fa, quando il Brasile si è trovato costretto a fronteggiare un’epidemia di febbre gialla, e ha portato alla nascita di un piano di lungo periodo per la lotta alla malattia su scala globale, l’Eliminate yellow fever epidemics (EYE), sostenuto da da Gavi, Unicef e WHO. Come spiega lo stesso Bassetti, “a causa del cambiamento climatico, il suo vettore di trasmissione principaleun determinato tipo di zanzara, si sta diffondendo enormemente in tutto il mondo, spesso portando il virus con sé” Difatti l’esperto, ospite nei salotti televisivi di Rai e Mediaset, ha portato l’esempio della febbre gialla, ormai endemica, in Sud AmericaBassetti fa riferimento alla febbre gialla, che potrebbe sostituire il covid nella prossima lotta che il mondo è chiamato ad affrontare. “Mi piacerebbe dirvi, ora che il Covid-19 ha rubato la scena alle altre numerosissime realtà virali infettive, che sia lui il nostro unico problema – chiosa – E che una volta sconfitto, saremo tranquilli. Mi piacerebbe davvero. Ma purtroppo non c’è nulla di più distante dalla realtà”.

C’è il rischio che in Italia, a causa del fenomeno della tropicalizzazionepossano diffondersi malattie tipiche di fasce climatiche differenti – sottolinea Bassetti -“.

Il virologo del San Martino di Genova ha poi dichiarato che in Italia sono presenti già dei virus patogeni tipici delle zone tropicali, come il chikungunya, il quale, trasmesso dalla zanzara tigre, è diventato quasi endemico nell’area del Polesine, che corrisponde all’attuale provincia di Rovigo (Veneto).

Matteo Bassetti non è convinto di un possibile nuovo lockdown in vista della feste natalizie: “Prima aspettiamo i dati”, dice l’esperto. Lavoriamo bene in questi 10 giorni che ci separano dal Natale cercando di fare capire l’importanza di mantenere alta l’attenzione.

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