
Fonte Screenshot tratto da Mediaset Premium
C'è poi il caso Donnarumma, spesso beccato per le vicende contrattuali, in questo caso non una sostituzione ma una gara da affrontare con tanta forza d'animo. Per la verità, non indirizzati a Rafinha, ma a Brozovic, richiamato da Spalletti in panchina: la prestazione del croato non aveva evidentemente convinto il pubblico nerazzurro, che ha riempito di fischi l'uscita del numero 77.
Nel post partita, l'allenatore Spalletti ha stigmatizzato il suo atteggiamento: "L'allenatore e la società devono fare regole precise e riconoscibili e chi sbaglia si autoesclude". Un atteggiamento ricorrente in Serie A che però al Milan non si è mai verificato, nonostante i tanti fischi ricevuti dai giocatori rossoneri. "Non è dentro i comportamenti regolari - ha proseguito il tecnico toscano -". Spalletti lo ha schierato titolare e lui - che ha voluto l'Inter fortemente - ha risposto presente - ha sottolineato Damiani che in conclusione ha svelato dei retroscena di calciomercato proprio riguardo il giovane transalpino nato in Costa d'Avorio - A gennaio era un'idea dello stesso Bologna come di Genoa e Nizza, ma l'Inter non ha voluto cederlo. E' il giocatore che si punisce da solo.
Inter, Brozovic - Quella di ieri pomeriggio col Bologna non è stata una partita semplice per il centrocampista nerazzurro Marcelo Brozovic. A Ferrara, dopo il deludente pareggio con la Spal, ci sarebbe stato un confronto tra i tre.